lunedì 26 settembre 2011

mani









                                                           Potessero le mie mani sfogliare



Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
 Potessero le mie mani sfogliare
 Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!


Nel cuore



                                                       Non vi scorderemo

  


Carissimo zio Orlando, con te oggi se ne va anche la tua allegria e tanta  simpatia. Quando noi ti guardavamo, un po’ ti invidiavamo per  come portavi i tuoi meravigliosi 81 anni. Cosi come il tuo essere forte,  sfidavi il tempo, sentivi sempre uno stimolo nuovo che ti rendeva ancora la tua giovinezza. Ti sentivi un ragazzo  con quella tua energia sempre e dovunque andavi con la piccola macchinina.  Niente sembrava fermarti, pioggia ,vento nemmeno la neve ,una volta sei venuto a trovarci in bici mentre nevicava.
 Il  grande Lupo (come noi ti abbiamo soprannominato) ci ha lasciato troppo in fretta,    in silenzio, proprio a te che la parola non mancava, senza avere la possibilità  di salutarti, di dirti Addio .
 Oggi noi tutti siamo qui per dirti che resterai nei nostri cuori per sempre così pure  la tua allegria e il tuo sorriso.

                              Arrivederci caro zio.









Carissimo zio Antonio
Un’ altro dolore ha colpito le nostre famiglie, lasciandoci increduli, senza parole, non abituati a certi cambiamenti che possono accadere in così breve tempo. Al dolore di uno zio scomparso da poco se ne va ad aggiungerne un altro, una morte improvvisa ce l’ha portato via senza salutarlo, senza poter fare qualcosa per lui.
Caro zio, di T e ora non restano che i  nostri ricordi, io voglio ricordare i miei. Da piccola sono stata spesso ì da voi, nella vostra piccola casa, con te, con la zia, e adoravo giocare con i miei cugini Giampaolo e Cristiana, la mia infanzia e  anche parte della mia gioventù, l’ho trascorsa  fra le vostre mura. Non hai mai avuto quaggiù grandi pretese a te bastava così poco per vivere felice ,una casa con poche cose, un pezzetto di terra dove c’erano le tue galline, le oche e soprattutto la tua piccola officina dove aggiustavi le biciclette e motorini. Chi non lo conosceva mio zio? Era un simpaticone la sua esuberanza contagiava chiunque; a volte era un vero animatore nel dare spettacolo ma tutti lo amavano per questo suo essere. Non aveva tanto da offrire ma quel poco te lo donava con il cuore, chiunque bussasse alla sua porta era ben accetto con un caffè o un bicchiere di vino, era sempre ospitale con tutti. Ti ricorderemo così caro zio, con simpatia portando nei nostri cuori la tua semplicità e  vivacità.
                                         Ciao zio Antonio





 
 
Con Affetto vostra nipote




                                   A Giulio 
             (lo zio di mio marito Massimo)



Oggi dopo una lunga  malattia  ci hai lasciato per sempre con  un grande dolore nel cuore.
Mi sembra ieri quando ancora stavi bene , nulla faceva pensare a quella che poi è stata la tua sofferenza nella malattia,  un uomo forte e   robusto con un lavoro alle spalle  molto duro  e  nulla a questo mondo  ti  ha mai spaventato ; soprattutto per la tua famiglia alla quale hai sempre dato tutto te stesso. Ricordo quell’estate di quattro anni fa, quando ti hanno ricoverato in ospedale e siamo venuti a trovarti,   avevi  da poco subìto quel tragico   intervento eri rimasto senza una gamba , di colpo la  tua vita  è cambiata eri così  pallido e sofferente  in quel lettino; nonostante il dolore e la sofferenza non ti ho mai sentito lamentarti anzi a volte da lì ci sorridevi, il tuo coraggio caro zio era una delle tue tante   virtù migliori.  L’ultima volta che ci siamo visti  a casa tua prima di pasqua, siamo stati felici io e mia moglie di poterti  far vedere il nostro album di matrimonio,   poi la zia  ci ha mostrato le vostre di foto,  quando eravate più giovani,  così belli e innamorati ; i tuoi compagni di pesca quanti   bei  ricordi si accavallavano nella tua memoria  e sembravi molto  partecipe,  anche se quella tua memoria ormai ti stava abbandonando un po’ alla volta  e quella lacrima che ho visto sul tuo viso ne era la prova.
Caro zio Giulio oggi per te non c è  più sofferenza ne’ dolore, ci hai lasciati per sempre , ma non hai lasciato  il ricordo di  quell’ uomo  così coraggioso e buono che porteremo  per sempre  nei  nostri cuori .

giovedì 22 settembre 2011

LACRIME
Un bambino chiese alla mamma: ”Perché piangi?”.
“Perché sono una donna”, gli risponde.
“Non capisco” disse il bambino.
La mamma lo strinse a sé e gli disse: ”E non potrai mai capire”.
Più tardi il bambino chiese al papà: ”Perché la mamma piange?”.
“Tutte le donne piangono senza motivo!”
E’ tutto quello che il papà seppe dirgli.
Quel bambino diventò adulto e chiese a Dio: ”Signore, perché le donne piangono così facilmente?”.
E Dio rispose: ”Quando l’ho creata doveva essere speciale… Le ho dato spalle abbastanza forti per
Sopportare il peso del mondo… e abbastanza morbide per renderle confortevoli.
Le ho dato la forza per donare la vita, quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dato dai suoi figli.
Le ho dato la forza di permetterle di continuare quando tutti gli altri abbandonano, quella di farsi carico
della sua famiglia senza pensare alla fatica e alla malattia.
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di una amore incondizionato anche quando essi la feriscono duramente.
Le ho dato la forza di sopportare suo marito nelle sue debolezze e di stargli accanto senza mai cedere.
E finalmente le ho dato lacrime da versare quando ne ha bisogno.
Vedi figlio mio, la bellezza di una donna non sta nei vestiti che porta, né nel suo viso e nei suoi capelli.
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.
E’ la porta che conduce al posto dove risiede il suo amore.
Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo amore”.

Pensa


Chi ha detto che la vita
E 'stato un letto di rose?
Chi ha detto che correva all'infinito
Senza tortuosi o schegge
La vita, qualunque cosa si può dire
È un tuffo fortunati
Un giorno lei è bella, frizzante,
Stai bene, tutto ti sorride
Si è circondati da una miriade di amici
Il cielo è blu, il sole ti piace.
Qualunque cosa si impegna
È un successo, un successo
Siete pieni di idee,
Tutto intorno a te è perfetto.
Basta vedere la bellezza delle cose,
Si sente il profumo delle rose
Sei felice, soddisfatto,
Mio Dio, che la vita è bella.

La mattina dopo, ahimè,
Nulla è a posto.
La sveglia non ha anello,
Te lo sei perso.
Il caffè è troppo chiara,
Il latte versato,
Il brindisi è bruciato.
Il sole splende per la sua assenza,
Solo la pioggia danza.
I tuoi amici sono stati assenti,
Al lavoro, il boss è infelice.
Lei sembra essere perduto,
Solo abbandonato la vista.
Qualunque cosa si impegna
è male, rovinato, non è riuscito.
Hai i nervi a fior,
Tutti da indossare sulla schiena.
In breve, niente scende qui,
Si vede solo disastri.

E se avete aperto gli occhi?
Se un pezzo di cielo blu,
Abbiamo voluto vedere una scintilla?
Se invece di lamentarsi e lamentarsi,
Om compensato la mancanza di sole
Per un bel sorriso e largo?
Se abbiamo dimenticato un paio di
A pensare a tutti gli sfortunati
Gli infermi, i disoccupati, il cancro
I dimenticati della felicità,
Chi ha sempre tenere nei loro cuori
La speranza che la vita sarà migliore domani.

Forse è la lezione
Dobbiamo imparare e conservare
In ogni nuvola ha una buona
E se la vita non è sempre
Piena di risate, bellezza e dell'amore,
Non dimenticate mai, altrove
Una persona che vive nello stesso tempo,
Una vita molto peggio.


Tempo


mercoledì 21 settembre 2011

Dedicata a Te

Un difetto nelle donne......
Le donne hanno forze che sorprendono gli uomini.........
sopportano fatiche e portano fardelli,
ma comprendono la felicità, l'amore e la gioia.
Sorridono quando vogliono urlare.
Cantano quando vogliono piangere.
Piangono quando sono felici.
e ridono quando sono nervose.
Combattono per quello in cui credono...
si ribellano all'ingiustizia.
Non accettano un "no" come risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Rinunciano per far avere di più alla famiglia.
Vanno dal dottore con un'amica spaventata.
Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli vincono e festeggiano quando i loro amici ricevono premi.
Sono felici quando sentono parlare di una nascita o di un matrimonio.
I loro cuori si spezzano quando muore un amico.
Stanno in lutto per la perdita di un membro della famiglia ma sono forti quando pensano che non sia rimasta più forza.
Sanno che un abbraccio ed un bacio possono curare un cuore spezzato.
Di donne ce ne sono di tutte le forme, misure e colori.
Guideranno, voleranno, cammineranno, correranno o ti invieranno e-mail per mostrarti quanto tengano a te.
Il cuore di una donna è ciò che continua a far girare il mondo.
Portano gioia, speranza e amore.
Hanno compassione ed idee.
Danno supporto morale alla famiglia e agli amici.
Le donne hanno cose vitali da dire e tutto da dare.
Comunque, se c'è un difetto nelle donne è che si dimenticano del loro valore.


La realtà della vita

 Carissimi eccomi qui in questo nuovo blog vi do il benvenuto iniziando con questi bellissimi scritti famosi e non.   


                                         
                                              La realtà della vita

In prinsipio Dio creò el musso e ghe dise : te sarè musso, te lavorarè sensa mai lamentarte dall’alba al tramonto, portando pesi sua gropa, te magnarè erba, non te gavarè l’ inteigenza e te vivarè fin 40 ani. Te sarè musso.
El musso ghe risponde: sarò musso però rivare fin 40 ani xe massa, damene pena 20 ani.
El Signore dise: va ben.  Alora Dio crea el can el ghe dise:sarè can. Te difendarè a  casa de l’omo e te sarè el so mejore amico, te magnarè queo che i tedarà e te vivarè 25 ani: te sarè can.
El can ghe risponde: Signore, vivare 25 ani xe massa par mi, damene 10 che me basta.
El Signore lo accontenta.
Allora Dio crea la simia: te sarè simia dise el Signore te saltarè de ramo in ramo facendo la paiassa, te divertarè tuti e te vivarè 20 ani. Te sarè simia.
Signore vivare 20 ani la xe dura damene solo 10 ani .  Concesso dise el Signore.
Finalmente Dio crea l’omo el ghe dise:  Te sarè omo, l’unico essere rasionale sua faccia dea tera, te usarè l’inteigenza par comandarghe ae bestie, te dominarè el mondo intiero e te vivarè 30 ani.
Risponde l’omo: Signore, sarò omo,però vivare 30 ani me par pocheto damene anca i 20 che el musso gà rifiutà i 15 che el can non ga vossuo  e i 10ani che la simia non gà acetà.
Cussì el Signore ga  fato.
Da Allora l’omo vive 30 ani da omo el se sposa e passa 20 ani da musso lavorando e portando tuto el peso dea fameia sora e spae ,dopo quando i fioii va par conto suo el vive 15 ani da can tendendo la casa dei fioii che i va in ferie, tendendo i nevodi e fasendo da magnare par tuti, par dopo rivare a essere vecio ndare in pension e vivare 10 ani da simia saltando de casa en casa de fiolo en fiolo facendo el paiasso par divertir i nevodi.