mercoledì 30 novembre 2011








Regala ciò che non hai….

Occupati dei guai, dei problemi del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni, le esigenze di chi ti sta vicino.


Regala agli altri la luce che non hai , la forza che non possiedi.,
la speranza che senti vacillare in te, la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.


Regala un sorriso quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco quello che non ho te lo dono”:
Questo è il tuo paradosso.


Ti accorgerai che la gioia a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere, diventerà veramente tua nella misura
in cui l’avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni







martedì 29 novembre 2011



SPLENDE ANCORA
C'è un albero addobbato
in casa mia,
scintillante
di luci e di colori.
Ma c'è tanto, tanto buio
fuori:
sofferenze, dolori...
dolori a non finire.
Ma nella notte fredda
splende ancora,
dopo due millenni,
o mio Signore,
una cometa
sulla Tua capanna:
una cometa
che alla Pace invita,
una cometa
che verso Te ci guida.
Santo Parisi


Ritorna Natale
Ritorna Natale col mondo in subbuglio
si sogna la pace, ma è tutto un imbroglio!
Si spendon miliardi per fare processi
e vanno in galera i più buoni e i più fessi.
Si cerca la neve sui monti a sciare,
si scorda chi soffre e non ha da mangiare.
Si spendon fortune per assurdi doni
e l'albero è pieno di dolci e zamponi.
Là nella capanna si attende l'evento,
già l'ora è vicina al grande momento.
Tra l'asino e il bue, che strano destino,
invece del Bimbo c'è un bel tortellino!
Miracol di fede o dell'abbondanza?
Chi pensa a Gesù? Riempiamo la panza!
Quest'anno
mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale, ma bello
veramente. Non lo farò in
tinello,lo farò nella mente, con
centomila rami e un miliardo di
lampadine, e tutti i doni che non stanno
nelle vetrine. Un raggio di sole per il passero
che trema, un ciuffo di viole per il prato gelato,
un aumento di pensione per il vecchio pensionato.
E poi giochi,giocattoli, balocchi quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi: un milione, cento milioni di bellissimi
doni per quei bambini che non ebbero mai un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno all’altro è uguale, e non è mai festa. Perché
se un bimbo resta senza niente, anche uno solo, piccolo, che piangere
non si sente, Natale è tutto sbagliato.
(Gianni Rodari)
Tu
che
ne dici
Signore se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.

Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita

Sorrisi di Natale
Riflessi di luci
cornici alle notti di festa
misti all'oblio del resto dell'anno.

Mi immergo tra folle e regali
cercando sorrisi
per strade vestite
di rosso e dorato
di abeti che parlano d'altro
sottratti alla vita
per accogliere nidi
di nuove speranze.

E scorre il Natale
legando il passato
a mille promesse
al fuoco di vecchi camini
al gelo disciolto dai cuori
all'amore che guarda al domani!

Alba Bove


La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!

Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.

Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.

Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
"A Gesù Bambino" - Umberto Saba
Filastrocche

FUOCO FUOCHELLO Fuoco fuochello
la fiamma traballa
il bue è nella stalla
il bue e l'asinello
è nato un Bambinello.

GESU' BAMBINO Gesù Bambino
col tuo ditino
mettimi un fiore
nel cuoricino:
il fiore azzurro
della bontà
e benedici
mamma e papà.

Babbo Natale viene di notte Babbo Natale viene di notte,
viene in silenzio a mezzanotte.
Dormono tutti i bimbi buoni
e nei lettini sognano i doni.
Babbo Natale vien fra la neve,
porta i suoi doni là dove deve.
Non sbaglia certo: conosce i nomi
di tutti quanti i bimbi buoni.

IL NATALE Se il Natale si avvicina
fai attenzione, mia bambina,
che ci son dieci nanetti,
dispettosi e piccoletti.
Con gli occhioni bene aperti
ti controllano solerti.
Riconoscerli potrai
dai colori che vedrai.



                                                                                  
         
Gli animali

Si dice che allo scoccare della mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, gli animali - in special modo gli animali nelle fattorie acquistino il meraviglioso ed inusuale dono della parola. Buoi, mucche, cavalli, maiali e polli iniziano a parlare tra di loro e si scambiano strani segreti sul genere umano, in particolar modo sui loro padroni. Ma non tentati di ascoltarli di nascosto! La leggenda dice che potrete attirare su di voi la sfortuna, la cecità o addirittura la morte se tenterete di spiarli!

La Stella di Natale

La famosa "Stella di Natale" che da secoli si lega agli allestimenti tipici del Natale, sarebbe nata dal regalo ad un bimbo. Narra la leggenda, che il 25 dicembre di un anno dimenticato dalla storia, un bimbo povero entrò in una chiesa per offrire un dono a Gesù nel giorno della sua nascita. Triste e vergognoso per il suo poco degno mazzo di frasche, il bambino perse una lacrima fra quei ramoscelli che un miracolo trasformarono nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.

Rudolph , la renna con il naso rosso

Una leggenda moderna nata negli USA è quella della nona renna, inventata negli uffici della Montgomery Ward (una grande catena di magazzini americani) nel 1939 quando la direzione decise di donare ai propri clienti una nuova favola per Natale. Nacque così Rudolph, la renna "dal grosso naso rosso", una specie di brutto anatracolo salvato dall’emarginazione da Babbo Natale che del suo difetto fisico fece un pregio nelle lunghe notti di nebbia.


La slitta di Babbo Natale
Questa leggenda è nordica: la slitta, originariamente si diceva che la slitta fosse trainata da una sola renna, poi la versione è cambiata, ed apparivano otto renne. Infine se ne è aggiunta una nona, Rudolph appunto. Questo numero spiega la velocità con cui Babbo Natale riesca a far fronte alle innumerevoli richieste provenienti da ogni parte del mondo.


Il Presepe.

  Il primo vero presepe della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma. Questa usanza divenne così popolare che presto tante altre chiese vi aderirono.
  Ognuna creava un presepio particolare ed unico. Le scene della natività erano spesso ornate con oro, argento, gioielli e piete preziose.
 Anche se molto popolare tra le classi più ricche, questa opulenza era quanto di più distante dal signigificato della nascita di Gesù.
  Dobbiamo il "nostro" presepe attuale a San Francesco d'Assisi, che nel 1224 decise di creare la prima Natività come era veramente descritta nella Bibbia. Il presepe che San Francesco creò nel paese di Greccio, era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
Il messaggio era diretto, e poteva essere capito e recepito da tutti, ricchi e poveri.
La popolarità del presepe di San Francesco crebbe fino ad espandersi in tutto il mondo.
In Francia si chiama Crèche, in Germania Krippe, in Spagna e America Latina si chiama Nacimiento, nella Repubblica Ceca si dice Jeslicky, in Brasile si dice Pesebre, e in Costa Rica si dice Portal.


La leggenda dell'Agrifoglio.

Un piccolo orfanello viveva presso alcuni pastori quando gli angeli araldi apparvero annunciando la lieta novella della nascita di Cristo.
Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d'alloro per il neonato re.
Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che il pastorello si vergognò del suo dono e cominciò a piangere.
Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime dell'orfanello in bacche rosse.

Il bastoncino di zucchero

Il bastoncino di zucchero è stato a lungo un simbolo del Natale, con il suo gusto di menta
  Perché i bastoncini di zucchero sono bianchi a strisce rosse? La tradizione vuole che fossero inventati da un dolciaio che aveva intenzione di creare un dolce che ricordasse Gesù alle persone. Ecco cosa rappresenta il bastoncino di zucchero:
  E' fatto di caramello solido perché Gesù è la solida roccia su cui sono costruite le nostre vite (Matt 16:18) (1Thess 5:24).
  Al caramello diede la forma di una "J" per Jesus (Gesù in inglese) (Atti 4:12), mentre per altri è la forma di un bastone da pastore, perché Gesù è il nostro pastore (Giovanni 10:11).
  I colori sono stati scelti anche per rappresentare l'importanza di Gesù: il bianco per la purezza e l'assenza di peccato in Gesù (Heb 4:15) , e la larga striscia rossa rappresenta il sangue di Cristo versato per i peccati del mondo (Giovanni 19:34-35). Le tre strisce rosse sottili rappresentano le strisce lasciate dalle frustate del soldato romano (Isaia 53:5).
  Il sapore del bastoncino è di menta piperita che è simile all'issopo, pianta aromatica della famiglia della menta usato nel Vecchio Testamento per purificare e sacrificare. Gesù è il puro agnello di Dio venuto a sacrificarsi per i peccati del mondo.

La leggenda del Pettirosso.
 
  Un piccolo uccellino marrone divideva la stalla a Betlemme con la Sacra famiglia.
  La notte, mentre la famiglia dormiva, notò che il fuoco si stava spegnendo.
  Così volò giù verso le braci e tenne il fuoco vivo con il movimento delle ali per tutta la notte, per tenere al caldo Gesù bambino.
  Al mattino, era stato premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per il neonato re.

La leggenda delle Palline di vetro

  A Betlemme c'era un artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù così egli andò da Gesù e fece ciò che sapeva fare meglio, il giocoliere, e lo fece ridere.
  Questo è il perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le Palle colorate - per ricordarci delle risate di Gesù Bambino.

La leggenda delle Campane di Natale
 
  I pastori si affollarono a Betlemme mentre viaggiavano per incontrare il neonato re. Un piccolo bimbo cieco sedeva sul lato della strada maestra e, sentendo l'annuncio degli angeli, pregò i passanti di condurlo da Gesù Bambino. Nessuno aveva tempo per lui.
  Quando la folla fu passata e le strade tornarono silenziose, il bimbo udì in lontananza il lieve rintocco di una campana da bestiame. Pensò "Forse quella mucca si trova proprio nella stalla dove è nato Gesù bambino!" e seguì la campana fino alla stalla ove la mucca portò il bimbo cieco fino alla mangiatoita dove giaceva il neonato Gesù.







domenica 27 novembre 2011




E' Natale, é Natale,
chi sta bene e chi sta male:
c'é chi mangia il panettone,
lo spumante ed il torrone:
ed invece in qualche terra
i bambini fan la guerra.
Caro il mio bel Bambinello
fa' che il mondo sia più bello
e con gli uomini in letizia
tutti in pace ed amicizia.
Ad ognuno fai trovare
ogni giorno da mangiare.
Della neve ogni fiocco
tu trasformalo in balocco
che poi cada lì vicino
ad ogni piccolo bambino.
Manda a tutti il proprio dono
e fammi essere più buono.
E’ Natale
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.




Filastrocca di Natale - Gianni Rodari

Un abete speciale
Quest'anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.



Auguri a tutti di buone Feste

      
  Per Natale


incarto un sorriso,
un pizzico di allegria.
Aggiungo la speranza
la pace nell'anima
e la gioia nel cuore.
Tolgo la disperazione
e il dolore e ci metto amore.
Aggiungo un caloroso
abbraccio fatto col cuore.
Ecco fatto,
è pronto il mio regalo.
Ed ora...
Buon Natale.






COME UN NONNO

 

Babbo Natale con la sua slitta
corre felice sulla via dritta
Porta con sé delle bisacce
gonfie, gonfie come focacce.
Dentro ci sono bambole e trenini
cubi di legno e burattini.
Son per tutti i bambini del mondo
uniti insieme in un girotondo.
Bianchi, neri e cinesini
son tutti graziosi e birichini.
Babbo Natale sa i loro nomi a memoria
e di ognuno conosce la storia.
Siate sicuri del suo affetto:
Egli é come un nonno
e vi stringe forte al suo petto

M.C



Un bacio a tutti

     da  Fiorella
E a tutti voi........

BUONE FESTE

giovedì 17 novembre 2011





La musica

La musica mi mette allegria
con tante canzoni   mi tiene compagnia.
di queste note non posso  farne a meno
e  le giornate di lavoro passano in un baleno.
Con la musica è più stupendo
qualsiasi cosa io stia facendo
mi fa cantare, ballare,
o semplicemente ascoltare.
Ed ecco la  mia canzone preferita
RiccardoCocciante: ……Margherita!.
Io ….non posso stare fermo
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga….. domani!…..
Un po’ mi rassomiglia ed è per questo
che mi piglia
Quanti ricordi in una canzone
due occhi , un viso e …..quel nome
ricordi passati ma mai dimenticati
La musica dovunque tu sia
è un inno alla gioia …..
…La tua poesia!
Fiorella

          

 

venerdì 11 novembre 2011




buongiorno


  
Scrive un anonimo marito...
Non ho mai capito perchè le necessità sessuali degli uomini e delle donne
sono così differenti fra loro...
E non ho mai capito perchè gli uomini pensano con la testa mentre le donne
con il cuore.
Però......Una notte mia moglie ed io siamo andati a letto.
Abbiamo cominciato ad accarezzarci,massaggiarci,bacini etc,etc.....
La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi
dice: 'Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che mi abbracci'
Ed io esclamo:
CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE???????????????'
Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne:  'Non sai connetterti
con le mie necessità emotive di donna'.
Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta.
Ho messo a posto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele, ho tolto il
disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre)  ho spento lo
stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne.
Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevo calmare 'la
bestia' e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non
fare dormire la figlia di mia suocera...   Dopo un pò mi sono addormentato.
Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo
a guardare orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani.
Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli
tutti e tre.
A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove da
mettere con i nuovi vestiti... 350 euro al paio... Le ho detto che andava
bene.
Di lì siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino ed
una borsa di Louis Vuitton.  Era così emozionata!
Credo pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo
stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnelino corto da
tennis.
Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis.
E' rimasta shockata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva.
Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, ed ha cominciato a
chiamarmi con tutti i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano.
'Cucciolone mio'; 'Topolino amoroso' e così via.
Siamo andati alla cassa a pagare.
E' stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto:
'No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto
questo'...
Se aveste potuto vederle la faccia, diventò pallida quando le ho detto:
'Voglio solo che mi abbracci'.
Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra
del corpo, le è venuto un tic nervoso all'occhio.
A questo punto le ho detto:
'Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'.





domenica 6 novembre 2011


                    Ti amo
                       Ti amo terribilmente,
se sbocciasse un fiore ogni volta che ti penso,
ogni deserto ne sarebbe pieno.....
Potrei dimenticarmi di respirare,
ma non di pensare a te.
Il grande amore non si può vedere ne toccare,
si può sentire solo con il cuore.
L'amore non dà nulla se non se stesso,
non coglie nulla se non dà se stesso.
L'amore non possiede ne è posseduto:
l'amore basta all'amore.
                                        Kahlil Cibran


venerdì 4 novembre 2011



Per te

Se un giorno ti venisse voglia di piangere…..
Chiamami….
Non prometto di farti ridere,
ma potrei piangere con te….
Se un giorno tu decidessi di scappare….
Chiamami….
Non prometto di chiederti di restare
Ma potrei scappare con te…
Se un giorno ti venisse voglia di non parlare con nessuno
…Chiamami….
In quel momento prometto di starmene zitto
 Ma… se un giorno tu mi chiamassi….
E io non rispondessi….
Vienimi incontro di corsa…
… Forse in quel momento ho bisogno di te!



La felicità
 
E crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose.

Crescendo impari che la felicita' e' fatta di cose piccole ma preziose.

...e  impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicita',

che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro,

 che bastano gli aromi di una cucina, 

che basta una bella giornata di sole, 

che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicita' lieve,

 che bastano i sorrisi delle persone a cui vuoi bene, 

che basta l’abbraccio della persona che ami

...e impari che la felicita' e' fatta di emozioni in punta di piedi

... e impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate,
di presenze vicine anche se lontane

... e impari che basta, guardare una foto per annullare il tempo

... e impari  che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi piu' di tante ore

...e impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici

...e impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi

... e impari che i regali piu' grandi sono quelli che parlano delle persone che ami

... e impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicita'

...E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicita'.  
 



La felicità non è fatta solo di eventi importanti e unici, esiste una felicità quotidiana data dallo stare bene che puoi trovare in ogni cosa se guardi la vita da un certo punto di vista. Se smetti di pensare che ogni cosa ti sia dovuta e che tutto sia banale e scontato, riesci meglio ad apprezzare ogni cosa. Come ad esempio il saluto di tua madre quando esci da casa, tornare e trovare un piatto pronto, passare del tempo con gli amici, avere chi ti dà fiducia e si confida con te e a sua volta avere qualcuno con cui confidarsi. Apprezzare il bello del mondo, la semplicità con cui un tramonto può emozionare o i brividi che porta il vento d'estate... La felicità è ovunque, puoi scegliere di godertela o continuare a osservare solo quanto di peggio c'è in giro. Le cose brutte ci sono e ignorarle è difficile a volte, ma ricordare le cose spiacevoli porta via il sorriso e a poco a poco ti ruba la speranza e la possibilità di gioire... Chiudi gli occhi, riaprili e cerca di vedere le cose belle che ti capitano.
                                        Folletta rosa















-      Capiterà all'improvviso quando ormai avrai smesso di cercarlo...
-      L'amore arriva sempre così, senza avvisare e che tu ti senta pronto o no, quando capita sai che non puoi tirarti indietro.
-      Sarà tutto diverso da come hai sempre pensato... lei sarà diversa, sarai diverso tu nel modo di amarla... e farai tante cose che non avresti mai pensato.
-      Sentirai una voce dentro di te e ricorderai di tutte quelle volte che hai preso in giro un tuo amico innamorato e penserai che sarà arrivato il momento per lui di vendicarsi perché ora l'innamorato sei tu!
-      Tremerai tenendole la mano e pregherai sperando che non se ne accorga, avrai l'ansia di baciarla, aspetterai una sua telefonata e ti sentirai morire se qualche volta non accetterà un tuo invito...
-      Sarai felice e ti sentirai sciocco come un bambino anzi ti sentirai un bambino quando è dove vuole e con chi vuole. Sarai leggero come l'aria e poi capirai e scoprirai il senso della vita, aspettavi lei ancora prima di conoscerla ed è solo per lei che ci sei tu... L'amore arriva sempre così... sempre all'improvviso...
                                    Folletta rosa

 



Il primo bacio

Odo il tuo respiro  così vicino al mio,
 il  mio cuore batte  forte   in quest’ oblio.
 E come per magia
 posi  la tua bocca  lieve sulla  mia,
Da dove viene questa melodia
è forse  frutto della mia fantasia?
Non sto sognando    ho te accanto
e  mi riscaldi
come fossi  un manto
Questo bacio così tenero e appassionato
 sapessi quanto l’ho desiderato
 e la tua bocca  io  cercavo
  e ogni notte  ti  sognavo.
Sulle note di una canzone
ti  far volare leggera per l’emozione,
tutto è bello ed è già festa
ti prende le gambe,…ti far girar la testa.
Ti ruba l’anima e il  tuo cuore
Adesso sai cos’è …..L’amore.

Fiorella







giovedì 3 novembre 2011






U n giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo  di cartone con su scritto:"Sono cieco, aiutatemi per favore".
Un  pubblicitario che passava di lì' si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.
 Si chinò e versò della moneta, poi senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un' altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
 Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui  che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e sopratutto che cosa avesse annotato.
Il pubblicitario rispose:"Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo"
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo  di cartone vi era scritto:
"Oggi è primavera e io non posso vederla"
                       Morale
Cambia  la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.

Un rappresentante,un impiegato e un direttore del personale escono dall' ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio.
La strofinano e appare il genio della lampada.
"Generalmente esaudisco tre desideri ,ma poichè siete tre, ne avrete uno ciascuno".
 L'impiegato spinge gli altri e grida:" tocca a me, a me...Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza,senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete".
Detto questo svanisce.
Il rappresentante grida:" a me, a me, tocca a me!!!!!. Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Thaiti con la donna dei miei sogni!" E svanisce.
 Tocca a te, dice il genio, guardando il direttore del personale.
"Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!"
                        Morale 
Lasciate sempre  che sia il capo a parlare per primo!!!!

mercoledì 2 novembre 2011

Così è la vita

LE LENZUOLA SPORCHE

Una giovane coppia di sposi novelli
andó ad abitare in una zona
molto tranquilla della città.
Una mattina, mentre bevevano il caffé,
...la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra,
che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria.
Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina!
Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo...
Magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola!
Il marito guardò e rimase zitto.
La stessa scena e lo stesso commento
si ripeterono varie volte,
mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento.
Dopo un mese, la donna si meravigliò
nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime,
e disse al marito:
Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato!
Chi le avrà fatto vedere come si fa?
Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere;
semplicemente questa mattina,
io mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi,
ho pulito i vetri della nostra finestra !
Così è nella vita!
Tutto dipende dalla pulizia della finestra
 attraverso cui osserviamo i fatti.
Prima di criticare,
probabilmente sarà necessario osservare
se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore
per poter vedere meglio.
Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino....